Il libro prende forma in una Terra futura "apparentemente" del tutto inospitale per il genere umano e qualsiasi altra entità vitale a noi conosciuta.
L'Umanità sopravvissuta è divisa in due: una parte di essa è relegata sottovetro nella Città Stato di Freedom, prigioniera della Luce, l'altra sottoterra nella Città Stato di Cracovia, inghiottita dall'Oscurità.
Il Pianeta Terra si presenta come un'immensa, sconfinata palude di natura morta, malsana e putrida, in continua, macabra, decomposizione. Una distesa virulenta di melma, sabbie mobili e acqua stagnante, che ribolle echeggiando nel vuoto assoluto.
Un deserto di disperazione e di desolazione, ottenebrato da una coltre di densa foschia grigiastra, che i deboli raggi solari non riescono a oltrepassare, con conseguente raffreddamento della superficie terrestre. Per la vita così come la percepiamo noi, l'aria è irrespirabile e mortale, i raggi del Sole fonte di deterioramento e distruzione.
La Città di Freedom sorge nelle antiche Ellesmere Islands, elevandosi al di sopra del manto nebbioso: pile di alveari di aspetto prismatico, in fila una adiacente all’altra, formano un imponente habitat di cristallo, sospeso nel Niente. Una Città Specchio, inondata di Luce accecante e avvolta dall'Immensità Celeste. Un bunker trasparente congelato sottovuoto, che lascia trapassare l'intensa luminosità dell'esterno, schermando i nocivi raggi solari e isolando dall'azione aggressiva dell'ambiente terreno.
I Freemen, "Uomini di Vetro", sono gli abitanti di Freedom, Esseri inverosimilmente slanciati e filiformi, dagli occhi taglienti di ghiaccio e dalla pelle chiara e delicata, così "trasparente da colorarsi di azzurro". I loro corpi sono albini, il collo e le mani sono estremamente allungati.
La loro natura è fredda e automa, meccanizzata dal rigido assolutismo del Potere e sterilizzata dall'ambiente asettico.
L'Umanità sopravvissuta è divisa in due: una parte di essa è relegata sottovetro nella Città Stato di Freedom, prigioniera della Luce, l'altra sottoterra nella Città Stato di Cracovia, inghiottita dall'Oscurità.
Il Pianeta Terra si presenta come un'immensa, sconfinata palude di natura morta, malsana e putrida, in continua, macabra, decomposizione. Una distesa virulenta di melma, sabbie mobili e acqua stagnante, che ribolle echeggiando nel vuoto assoluto.
Un deserto di disperazione e di desolazione, ottenebrato da una coltre di densa foschia grigiastra, che i deboli raggi solari non riescono a oltrepassare, con conseguente raffreddamento della superficie terrestre. Per la vita così come la percepiamo noi, l'aria è irrespirabile e mortale, i raggi del Sole fonte di deterioramento e distruzione.
La Città di Freedom sorge nelle antiche Ellesmere Islands, elevandosi al di sopra del manto nebbioso: pile di alveari di aspetto prismatico, in fila una adiacente all’altra, formano un imponente habitat di cristallo, sospeso nel Niente. Una Città Specchio, inondata di Luce accecante e avvolta dall'Immensità Celeste. Un bunker trasparente congelato sottovuoto, che lascia trapassare l'intensa luminosità dell'esterno, schermando i nocivi raggi solari e isolando dall'azione aggressiva dell'ambiente terreno.
I Freemen, "Uomini di Vetro", sono gli abitanti di Freedom, Esseri inverosimilmente slanciati e filiformi, dagli occhi taglienti di ghiaccio e dalla pelle chiara e delicata, così "trasparente da colorarsi di azzurro". I loro corpi sono albini, il collo e le mani sono estremamente allungati.
La loro natura è fredda e automa, meccanizzata dal rigido assolutismo del Potere e sterilizzata dall'ambiente asettico.